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MAIN CONCERT
14
SAB
21.00

Omar Sosa Piano Solo

21.00
Auditorium Porta del Parco - Bagnoli
PRENOTAZIONI CHIUSE
Programma

Ingresso con prenotazione obbligatoria

Pianista eccezionale, poliglotta musicale capace con la sua arte di unire i continenti, Omar Sosa è un’allegoria dello scambio artistico universale.
Di origini cubane, dopo aver studiato le percussioni si avvicina al pianoforte, che l’aveva sempre affascinato per il suo carattere orchestrale.
La pratica del pianoforte, che Omar suona da autodidatta, sarà sempre influenzata da quella delle percussioni: è il suo stile personale, di grande audacia ritmica, diventato ormai il suo tratto caratterizzante. Cresciuto nella cultura cubana più tradizionale, scopre ben presto il jazz, da cui rimane affascinato, il pop, il funk e si avvicina alle sonorità straniere che i musicisti migranti portano sull’isola. Grazie alla riscoperta di una musica folkloristica originale, fortemente attaccata alle radici africane, capisce che lo swing, la danza, il rapporto con il corpo, con la
sensualità, sono qualità essenziali che si trovano nel jazz, nella musica caraibica, cubana, e che, al di là delle differenze stilistiche nate dal metissage culturale, hanno un’origine comune: l’Africa rubata agli schiavi.
Sosa realizza un linguaggio jazz globale ma esaustivo, stilisticamente unico, che celebra la diversità delle anime della musica delle Americhe e oltre, coltivando sempre un’intima connessione con le sue radici afro-cubane.
La sua curiosità, uno spirito musicale generoso, una dedizione al gruppo come elemento fondamentale della creazione, e un’apertura a sonorità nuove e combinazioni insolite animano tutto ciò che Omar fa.

“L’Africa e la Diaspora rappresentano una fonte musicale senza uguali.
Ho provato a raccontare il profilo melodico del continente, e la sua grande forza
ritmica. Il ritmo mette in collegamento ogni persona con lo Spirito supremo; e
ogni terra ha il suo modo di chiamare lo Spirito, di unire le persone.
Filosoficamente, attraverso il jazz che è forse il genere più rappresentativo della
Diaspora, abbiamo cercato di mettere insieme i Caraibi, l’America Latina e
l’Africa in un espressione di libertà, una celebrazione della Diaspora che
sopravvive ancora oggi.“

Omar Sosa